Quando il Monte Conero emerse dalle profondita' del mare , era solo una grande roccia salata e spoglia. Nessun seme poteva attecchire e sembrava essere destinato a rimanere per sempre soltanto un grande scoglio bianco e senza vita. Ma le ginestre non si persero d'animo . Con la loro tenacia e il loro vigore unico , iniziarono la scalata , determinate a vincere l'asprezza delle sue superfici.
E cosi portarono,grazie al loro inebriante profumo,le api e i coleotteri ghiotti del loro nettare ,mentre le loro forti radici assimilavano la polvere salata della roccia trasformandola in terreno fertile. Pian piano quella inospitale roccia brulla e dura divenne macchia mediterranea e infine bosco marittimo. Anche oggi tutto il creato del Conero ringrazia e custodisce le ginestre, che gli hanno portato la vita.